venerdì 9 marzo 2012

Auguri Bobby...

oggi Bobby Sands avrebbe compiuto 58 anni.

Chi è Bobby Sands?
per prima cosa, chi ERA...perchè Robert Gerard Sands detto Bobby (ma il cui nome in versione gaelica irlandese è Roibeard Gearóid Ó Seachnasaigh) è morto il 5 maggio del 1981. Era nato a Belfast e già questo dovrebbe dare un'idea del perchè sia morto così giovane ed era un attivista nordirlandese.

Come è morto?
si è lasciato morire di fame per protesta per le condizioni disumane in cui versavano in quel tempo i prigionieri che militavano nei gruppi politici armati per l'indipendenza dall'Inghilterra, infatti non venivano considerati prigionieri politici, cosa che ti fatto erano. E' morto in carcere dopo 66 giorni di sciopero e con lui anche altri 9 carcerati morirono.
Durante la sua agonia furono fatte delle richieste (sacrosante) al governo britannico...richieste che il governo guidato dalla Thatcher (che ora tanto si acclama per via del film, ma che non dimentichiamo, ha fatto vedere i sorci verdi a tantissimi inglesi...figuriamoci agli altri!) ha sembre rifiutato di accettare oppure le ha accettate e poi non le ha mantenute.

Era il primo sciopero?
no, in effetti no; prima di arrivare a questa drastica decisione ci furono altri scioperi: il primo nel '76 ed era chiamato lo sciopero della coperta per cui i prigionieri non vestivano le divise da carcerati, ma solamente una coperta; un secondo nel '78 chiamato sciopero dello sporco per cui i proigionieri vivevano nello squallore  dato che questi particolari prigioni politici-non-politici venivano massacrati di botte ogni volta che si allontanavano dalla cella per andare ai bagni; l'ultimo nel '80 lo sciopero della fame che vide la morte del progioniero Sean McKenna. Questo sciopero fu interrotto a seguito di alcune promesse ovviamente non mantenute dal governo britannico...quindi di fatto questi scioperi non portarono a nulla.
Bobby decise di intraprenderne un secondo sciopero della fame, ma con un'organizzazione diversa: i volontari si sarebbero messi a digiunare in momenti diversi così da mantenere un certo distacco tra loro.

Cosa chiedevano di preciso?
oltre all'avere lo status di prigioniero politico, di vivere in condizioni umane e quindi non venir torturati e picchiati; di per sè le richieste dello sciopero si concentrarono su questi punti
- il diritto di poter non indossare l'uniforme della prigione
- il diritto di poter non lavorare per la prigione
- il diritto di poter interagire con gli altri detenuti e di organizzare delle occupazioni educative e ricreative
- il diritto ad avere una visita, una lettera e un pacco a settimana
e considerando le condizioni delle carceri inglesi protestanti noi confronti di prigionieri irlandesi cattolici...onestamente non mi sembra che chiedessero tanto.

Portò a qualcosa?
in effetti...non a molto. Dopo la morte di Bobby Sands, la loro richiesta di essere considerati prigionieri politici non fu accettata, ma le loro condizioni carcerarie migliorarono un poco...divennero umane.
Ma l'intera vicenda ebbe un eco notevole anche sul piano internazionale infatti ci furono moltissimi cortei da Parigi, ad Oslo, alla Russia di protesta contro il governo inglese e di supporto alla causa irlandese.
Nel 1981, un mese prima di morire Bobby Sands venne eletto al Parlamento inglese (a seguito della morte improvvisa di un rappresentante della maggioranza) con uno stacco di 1446 voti dall'altro candidato unionista, ma per ovviare al problema di avere un personaggio scomodo e controverso come lui che per altro stava morendo davanti a tutti, venne subito introdotta una legge per cui un candidato doveva aver scontato una eventuale pena da almeno 5 anni prima di poter ricoprire cariche politiche...eh, gli inglesi!

Bobby Sands tenne un diario scritto con un refill di penna biro e fogli di carta igienica raccontando in modo particolareggiato una sua giornata tipo con tutti i soprusi commessi dai poliziotti britannici nei confronti dei prigionieri repubblicani, "Un giorno della mia vita"

 "Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda non diventerà una, sovrana, indipendente, repubblica socialista"
 Bobby Sands
cosa può esserci di più giusto e coraggioso se non lottare e anche morire per ciò in cui si crede veramente?

Nessun commento:

Posta un commento