domenica 13 giugno 2004

La Musica Celtica - proviamo a capire cos'è

"La memoria conta veramente - per gli individui, le collettività, le civiltà - solo se tiene insieme l'impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare". (Italo Calvino)

Introduzione
Il termine "musica celtica" è piuttosto vago: si può riferire alla musica tradizionale dei Paesi di lingua celtica (Irlanda, Scozia, Galles, Bretagna - Francia,Galizia - Spagna), ma anche alla musica di quelle regioni geografiche che hanno risentito delle influenze della cultura celtica, come Stati Uniti e Canada.
Alla stregua di qualsiasi attività artistica, anche la musica celtica ha avuto uno sviluppo strettamente dipendente non solo dal contesto storico e sociale della propria terra di origine, ma anche dagli eventi, storici e tecnologici, che si sono andati dispiegando nel corso degli ultimi secoli. Ciò è tanto più evidente se si prova ad analizzare la storia della musica irlandese nel corso del secolo appena trascorso e di quello precedente: una storia travagliata e complessa, talvolta bizzarra, ma comunque affascinante, concentrata in tre eventi in particolare influenzarono la musica.
Il primo evento è la grande carestia verificatasi attorno al 1840 in Irlanda, in seguito alla quale la catastrofica situazione portò all'inizio della diaspora irlandese: centinaia di irlandesi emigrarono in America e in Gran Bretagna (anche se in misura minore). Ma quello fu solo l'evento scatenante di una fuga dall'Isola di Smeraldo che perdurò anche quando la realtà della carestia divenne solo un brutto ricordo.
Il secondo evento è l'invenzione del 1877 da parte di Thomas Edison della registrazione audio, in America, con la comparsa dei primi rudimentali apparecchi di riproduzione fonografica domostica su rulli cilindrici e su dischi.
Il terzo evento è la costituzione a Dublino nel 1893 della Liga Gaelica, che non influenzerà solo la musica ma anche la lingua, la cultura e le tradizioni gaeliche, con il suo ambizioso e importante scopo di preservare la cultura tradizionale, con particolare riguardo nei confronti della lingua gaelica. La Liga intraprese anche un'azione di codifica delle competizioni di musica tradizionale, eventi del tutto peculiari della cultura musicale dell'isola.
Agli inizi del XX secolo, la situazione della musica irlandese era pressochè la stessa dei secoli precedenti: le canzoni e le tune tradizionali venivano composte da musicisti di origini popolari e imparate a memoria; venivano eseguite in un ambiente domestico, in cui queste venivano
imparate, passando di persona in persona e di generazione in generazione, dando vita a una serie di varianti. Un tipico quadro di tradizione tramandata quasi esclusivamente oralmente.
In questo contesto, l'orizzonte musicale si limitava allacerchia dei conoscenti locali, tutt'al più vitalizzata in rarissime occasioni da qualche musicista professionista itinerante o da qualche dancing master di passaggio: la musica era essenzialmente intesa come una attività amatoriale, da riservare a feste o ricorrenze o raduni attorno al fuoco, in cui essa interagiva in modo naturale con l'attività dei cantastorie (seanchai in gaelico).
La musica cantata era nettamente predominante rispetto alla musica strumentale: la voce era infatti lo "strumento" più facilmente accessibile a chiunque. Si trattava di un canto quasi sempre senza alcun tipo di accompagnamento (detto in termine tecnico "canto a cappella"), ed era intriso di profondi significati sociali, di particolare importanza a livello locale: le canzoni parlavano soprattutto della terra e della patria, di politica e di cronaca, della società e dell'amore, della morte dei propri cari e della nascita di un neonato. Queste canzoni, composte in continuazione a seconda dell'ispirazione del momento, erano cantate sia in gaelico sia in inglese: agli inizi del '900 infatti la popolazione in grado di esprimersi in irlandese era appena un quarto del totale, raggruppata per di più in aree geografiche ben definite.
All'interno di un simile contesto, la Liga Gaelica aveva iniziato a pubblicare sui propri opuscoli le canzoni e le fiabe tradizionali in gaelico, e si accingeva a presentare anche al pubblico cittadino le song tradizionali cantate in lingua gaelica.
Ma quali sono le origini della musica celtica? Ascoltando la musica araba e medio-orientale si possono notare molte caratteristiche comuni alla musica tradizionale di Scozia ed Irlanda: in entrambe c'e una forte enfasi sulla melodia e sul ritmo, anzi si può affermare che, tra le caratteristiche peculiari di queste forme musicali, la complessità melodico-ritmica riveste il ruolo principale. Raramente si troveranno importanti elementi di concetti propri della musica "occidentale", quali l'armonia ed il contrappunto.
Infatti, chiunque di noi, quando tenta di canticchiare una canzone della hit parade, si può rendere facilmente conto del fatto che i risultati, in assenza di un appropriato accompagnamento, sono per lo più scadenti. Invece, nella musica celtica (così come d'altra parte in tutta la musica tradizionale) le note scorrono una dietro l'altra come un flusso melodico continuo, senza l'armonia o gli accordi, elementi tipici della musica classica o pop: in termini tecnici, è una musica melodica, piuttosto che armonica. Ciò deriva dal fatto che le song tradizionali erano composte per la voce e dalla voce, essendo una minoranza gli strumentisti rispetto ai cantanti.
Fin dalle sue origini, la musica celtica è quindi una forma musicale solistica: se vi capitasse di ascoltare una band tradizionale irlandese, composta ad esempio da due violini, un flauto ed un accordion, quello che ascoltereste sarebbe in realtà il suono di quattro parti solistiche eseguite simultaneamente. Il risultato sarà più o meno interessante a seconda delle diverse sfumature di esecuzione tra i singoli strumenti, della personalità dei singoli musicisti, ovviamente della loro abilità musicale, del loro stile di esecuzione, dell'influenza dell'ascolto di altre versioni registrate e così via. Talvolta potrà accadere che un musicista suoni un'ottava sotto rispetto agli altri, ma per lo più, quando due o più musicisti suonano musica tradizionale celtica, essi suonano la melodia all'unisono.

Le forme musicali della musica celtica
Per iniziare a suonare i brani di musica celtica è fondamentale comprenderne la struttura musicale. Nella musica pop, ogni canzone è suddivisa in sezioni definite dai termini strofa, ritornello e ponte. Quasi tutta la pop music è strutturata in questo modo: una tipica canzone potrebbe essere formata così: Strofa, Strofa, Ritornello, Strofa, Ponte, Ritornello. Nella musica celtica invece le parti, o sezioni, sono descritte semplicemente da lettere dell'alfabeto: Parte A, Parte B ecc. Così un brano di musica irlandese o scozzese potrebbe avere la struttura A A B B (tipica di Jigs e Reels), oppure A B A B. Talvolta possono esistere sezioni C, D, o E. Può capitare che le Parti siano molto differenti (così come lo sono strofa e ritornello), ma si può anche verificare il fatto che le differenze tra le Parti siano sottili, come se le sezioni fossero semplici variazioni su un medesimo tema. La musica diventerà di più facile comprensione se si riesce ad assegnare queste lettere (A, B..) alle variazioni percepibili all'ascolto del brano.
Un'altra caratteristica tipica della musica celtica è la strutturazione di più brani in singoli set: nella musica irlandese, un set è costituito da due (o più) brani uniti tra loro e suonati come se fossero uno solo. Il motivo di ciò risiede nella tradizione della danza: gran parte della musica celtica è in realtà musica da ballo, ed i singoli brani sono molto brevi. Così, l'unico modo per far sì che i ballerini continuino a danzare è continuare a suonare! Essendo i brani molto brevi, un set di tre pezzi non arriva a superare i 4 o 5 minuti. La scelta dei brani da combinare in set si basa in genere sul contrasto tra essi e talvolta sul tempo dei rispettivi brani. Una delle principali aree di creatività consiste proprio nel riuscire ad unire singoli brani in set che risultino particolarmente efficaci.

Tipi di brani musicali
Esistono molti tipi di brani musicali, principalmente di origine irlandese e scozzese. Le differenze tra loro riguardano gli accenti ritmici, il tempo e la struttura. L'unico modo per imparare a riconoscere queste strutture è ascoltarle.
Una breve descrizione è tuttavia possibile:

A) Forme di musica da ballo
*Jig: È la forma con il tempo più veloce, e costituisce tra l'altro il tipo di musica più facilmente riconoscibile come "musica irlandese". Il tempo è 6/8.
*Slip-Jig: È caratterizzata da un tempo veloce. E' in 9/8.
*Reel: Anch'essa veloce, è in 4/4. Ha un maggiore senso di "fluidità" rispetto alla jig. La differenza sta principalmente nella diversa accentuazione ritmica.
*Hornpipe: Può essere in 6/8, 12/8 o in 4/4, ma con un'enfasi ritmica diversa da jigs e reels.
*Slide: Abbastanza simile alla jig.
*Set Dance: E' più "maestosa", ed in qualche modo ricorda la musica classica.
*Polka: Questa forma di musica da ballo fa parte della tradizione del Ceili. Il Ceili è una festa da ballo irlandese "all night long".

B) Forme di musica melodica
*Air: Forma musicale lenta e molto melodica; è l'unica dove fa capolino una qualche armonizzazione.
*Lament: Melodica come un air, ma con un intrinseco elemento di tristezza, di malinconia.
*Peobracht: E' una forma melodica solistica per cornamusa scozzese, lenta, prolungata e maestosa.

C) Altre forme
*March: Enfatizza molto l'aspetto militaresco (ovviamente, dato il termine). Fa largo uso di percussioni. E' in 2/4.
*Composizioni di O'Carolan: La musica dell'arpista cieco irlandese Turlough O'Carolan (1670-1738) riveste un'importanza particolare nella musica irlandese: in termini di struttura musicale le sue composizioni sono simili alle altre forme sopra viste, ma sono presenti forti influssi delle composizioni classiche del Rinascimento Italiano (di autori come Gemignani o Corelli).
*Planxty: E' un brano musicale dedicato a qualcuno, come un nobile (nel passato), o un amico (più recentemente). Non è un tipo particolare di musica: a jigs, reels o airs può essere dato il nome Planxty.

Gli strumenti tipici
Gli strumenti più frequenti erano il flauto e il fiddle, arrivati in Irlanda nel diciassettesimo e nel diciottesimo secolo. Anche il tin whistle era discretamente popolare.
Le uilleann pipes erano quasi estinte, al punto che tra il 1900 e il 1910 nacquero, sia a Cork che a Dublino, dei Piper Club aventi lo scopo di riportare in auge questo strumento dal suono così affascinante.
Destino simile pareva avesse – paradossalmente – anche la stessa arpa celtica, vera e propria icona dell’Irlanda, strumento pressochè scomparso dal Paese sin dagli inizi del diciannovesimo secolo, e pertanto non a caso supportato con grande dispendio di energie dalla Liga Gaelica.

La danza
È impossibile parlare della musica celtica senza prendere in considerazione anche la danza.
Agli inizi del XX secolo, la forma più popolare era la set dance, una danza di gruppo in forma di quadriglia, accompagnata dalla fisarmonica o dalla concertina.
La step dance è una forma solistica che all'epoca non era molto presente, essendo appannaggio dei ballerini più esperti.
In questo quadro generale, la Liga Gaelica iniziò a promuovere una forma di danza di gruppo, la ceili dance, a suo modo di vedere più "irlandese" della set dance. La ceili dance non si svolgeva più in casa, ma nelle sale da ballo: il suo nome deriva dal ceili, una forma di riunione-evento sociale sviluppatosi a Londra attorno al 1897 su modello scozzese.

Il modo migliore per apprezzare la musica celtica? Studiarne la storia e le caratteristiche tecniche, ascoltarne il più possibile le registrazioni (ormai è abbastanza facile anche in Italia), e se si è fortunati, andare a catturarla dal vivo nel suo ambiente naturale: i pub e le concert halls d'Irlanda e Scozia.
In conclusione, non esiste un solo modo di suonare o ascoltare (digressione: ricordo che "ascoltare" non è la stessa cosa che "sentire") la musica celtica, e come per tutta la musica degna di questo nome, anche essa va suonata con rispetto e comprensione della storia e del background che la sottende.
Ma quale sarà il futuro della musica celtica? Continuerà a evolversi, come ha sempre fatto nel passato, continuando a interagire a modo suo con la realtà del mondo in cui si trova a d esistere. Un mondo, fatalmente, sempre meno limitato dai confini geografici dell’isola di smeraldo.

Fonti:
"L'Irlanda e le sue fiabe" di Friderik Hetmann
http://members.xoom.virgilio.it/_XOOM/Alfstone/introduzione.htm#
alfstone@iol.it





































































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