martedì 14 luglio 2009

Museums Galleries Scotland

MGSMuseums Galleries Scotland - the new name and branding for the Scottish Museums Council - is the lead body for the advocacy, funding and development of over 340 museums and galleries in Scotland.
We represent and advise our membership, which includes local authorities, independent trusts, regimental trusts, universities and National Collections. We are a strategic agency and an independent charitable trust acting as the main channel for the Scottish Government's funding to the sector.

Il "Museums Galleries Scotland website" è il sito ufficiale di un'organizzazione per oltre 340 musei e gallerie di tutta la Scozia. Nel sito si possono trovare news, eventi, mostre, informazioni sull'organizzazione e il suo lavoro e, naturalmente, informazioni sui musei e le gallerie e sugli oltre due milioni di opere e reperti conservati.
Interessante è la funzione di ricerca di musei e gallerie, con tanto di mappa: la ricerca può essere effettuata consultando l'elenco in ordine alfabetico oppure attraverso parole chiave o categorie.

venerdì 10 luglio 2009

Lo splendore ignoto dell'arte celtica

Il Museo storico di Berna presenta fino a metà ottobre un'eccezionale selezione di capolavori celtici provenienti da tutta Europa. Per la prima volta, la civiltà dei Celti è presentata attraverso le sue opere d'arte.


Dopo la mostra a Venezia nel 1991, un grande evento che aveva permesso di scoprire la ricchezza culturale dei Celti, l'esposizione al Museo storico di Berna, la prima nel suo genere nell'area di lingua tedesca, mette al centro dell'attenzione la produzione artistica di una civiltà che ha segnato a fondo la storia d'Europa.

«Si tratta di una bella esposizione, che mostra stupendi oggetti artistici», riconosce senza finta modestia il vicedirettore del Museo storico di Berna Felix Müller. In effetti, non gli si può dare torto. L'esposizione rievoca un millennio e mezzo di storia continentale, dal 700 a.C. al 700 d.C., con 450 capolavori di rara bellezza.


Il Tutankhamon celtico

Nelle sale dell'esposizione, allestite con cura particolare per la scenografia e con un sapiente impiego delle nuove tecnologie, si possono ammirare magnifici gioielli finemente lavorati, sculture dall'aura misteriosa ed esotica, vasellame decorato con figure di animali favolosi, elmi dalle laboriose decorazioni e molto altro ancora.

Fra gli oggetti esposti spicca, in una delle prime sale, il tesoro funerario della sepoltura principesca di Hochdorf, risalente al VI secolo a.C.. Alla sua scoperta nel 1978, nelle vicinanze di Stoccarda, si era parlato di «Tutankhamon celtico», perché la tomba, come quella del celebre faraone, non era stata saccheggiata.

Il tesoro, che oltre ai gioielli del principe comprende anche un carro decorato e varie suppellettili, ha lasciato per la prima volta la Germania grazie alla collaborazione con il Museo regionale del Württemberg, che ospiterà la mostra bernese nel 2012, nell'ambito di una più grande esposizione dedicata ai Celti.

Dal Württemberg arrivano anche la statua del «guerriero di Hirschlanden», risalente al 530 a.C., la più antica statua di grandi dimensioni trovata a nord delle Alpi, e gli oggetti rinvenuti nella tomba di Kleinaspergle, la cui provenienza etrusca e greca testimonia le ampie relazioni commerciali dei Celti.


Prestiti da mezza Europa

Oltre ai reperti presenti nella ricca collezione del Museo storico bernese, molti altri pezzi esposti a Berna provengono dai musei di mezza Europa. Per esempio lo stupendo elmo di Agris, ricoperto d'oro (IV sec. a.C.), scelto dai curatori per il manifesto della mostra, conservato di norma ad Angoulême, in Francia, e l'elmo trovato a Canosa di Puglia insieme a una corazza greca e oggi parte della collezione degli Staatliche Museen di Berlino.

O ancora una maschera per pony del 200 a.C., il più importante reperto di origine celtica trovato in Scozia; le ceramiche provenienti da Clermont-Ferrand, decorate con curiosissime figure animali; una tromba da guerra scoperta recentemente a Tintignac, nella Francia occidentale, e il celebre busto in oro di Marco Aurelio rinvenuto ad Avenches (canton Vaud), opera di epoca romana ma realizzata da un artista di origini celtiche.

Chiude la mostra un evangelario proveniente dalla biblioteca del monastero di San Gallo (750 d.C.), il Codex 51, un capolavoro della miniatura irlandese in cui motivi celtici, germanici e cristiani si fondono per creare uno stile nuovo.


Ornamenti, reinterpretazione e astrazione

Gli oggetti esposti al Museo storico di Berna permettono di apprezzare soprattutto la qualità ornamentale dell'arte celtica e la sua capacità di trarre ispirazione dai manufatti di altre culture senza tradire il proprio spirito. «Gli artisti celti riprendono per esempio motivi decorativi floreali greci, ma li trasformano completamente, facendone dei motivi ornamentali astratti», osserva Felix Müller.

D'altro canto l'esperto di archeologia celtica invita a guardare sempre con attenzione i manufatti di origine celtica: «Quello che a prima vista sembra un motivo decorativo si rivela talvolta essere un volto o una figura zoomorfa. L'arte celtica è piena di sorprese, di animali favolosi, di finissime decorazioni. E questo la rende affascinante».

Davanti a una serie di bellissimi bracciali di vetro policromo, risalenti al 200 a.C. e trovati nei dintorni di Berna, Felix Müller non può nascondere la sua profonda ammirazione per gli artigiani che li fabbricarono: «Oggi, che io sappia, nessuno è più in grado di fare qualcosa del genere».


di Andrea Tognina

http://www.swissinfo.ch

mercoledì 8 luglio 2009

FEK Festival 2009

FEK FESTIVAL 2009



La formula del programma è rimasta quella dello scorso anno . Ci potranno essere delle variazioni, ma in linea di massima è definitivo.

Venerdì 24 Luglio:
ore 20.00 Anteprima concerto Deskomp
ore 21.00 serata a ballo con David e Loris

Sabato 25 Luglio:
ore 20.00 CsKdSuonare
ore 21.00 serata a ballo con Deskomp

Domenica 26 luglio:
ore 17.30 Upà da le Strighe
ore 19.00 si balla con i Bifolc
ore 21.00 serata a ballo con i Lou Tapage

STAGES:
nelle giornate di sabato e domenica dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 14,30 alle 17,00 stage di danze bretoni a cura di Cristina Zecchinelli (Bifolc)
Nella giornata di sabato, con gli stessi orari, è previsto lo stage di arpa celtica a cura dei Deskomp. Al più presto vi faremo sapere maggiori dettagli.

"Lo Stage di danze bretoni è indirizzato ai danzatori che amano le caratteristiche Danze Bretoni accompagnate dalle loro particolari melodie o che sentono una certa curiosità verso questo particolare ed affascinante repertorio che alcuni credono limitato ai soli Andro e Hanter dro….
Sappiamo che la moltitudine di danze ballate oggi in Bretagna sono frutto dell’evoluzione più o meno moderna di ben poche danze tradizionali. Infatti possiamo notare come molte danze del revival, differenti nei passi e nelle coreografie, non sono altro che varianti della Gavotte de montagne, con i suoi 8 tempi, danzati verso sinistra e con una struttura che presenta al suo interno 3 passi più veloci e una pausa finale. Come ci informa Yvon Guilcher, poco sappiamo di come venivano realmente danzate ai tempi del “Kan ha diskan” (canzoni a rispondere) dell’antico mondo contadino, la ricerca è arrivata troppo tardi.
Premesso questo, che ritengo sia il minimo da sapere per chi vuole danzare non solo con i piedi, vi proporrò un repertorio che credo non molti conoscano: Le Danze del Leon.
La regione del Leon è una piccola zona della Bassa Bretagna, situata sulla punta estrema della grande penisola Bretone. Le Danze di questo repertorio sono molto varie e presentano diverse forme coreografiche anche perché molto varie sono le sue musiche.
Danzeremo La Gavotte du bas Leon in catena con la sua splendida melodia, la Gavotte de Lannilis la cui musica è tanto amata da Alan Stivel, la Dans Leon con gli uomini affiancati che saltano con passi virtuosi e le dame che fanno vezzo ciascuna davanti al proprio cavaliere e la Dans Kef in catena con il suo ballo in coppia Bal Kef, che mette alla prova per la sua velocità!
Per la mia personale modalità didattica la partecipazione è aperta anche ai danzatori che non hanno dimestichezza con il repertorio Bretone, si partirà con una breve introduzione sull’ascolto dei ritmi, la postura individuale e l’armonia tra i danzatori e le danzatrici per poi passare alle danze, da quelle più semplici e naturali, a quelle più complesse e impegnative, ma anche più “gustose”.
Il programma come sempre è indicativo si definirà insieme ai Partecipanti in base a richieste, attitudini, limiti e … resistenza…!
Le danze apprese verranno poi riproposte nel concerto con i bravi musici Bifolc.

Buona Danza kri zek"

Cristina Zecchinelli


Date degli Upà da le Strighe:
UPA' DA LE STRIGHE

in concerto
VENERDI' 26 GIUGNO ORE 21
PIAZZA TRENTO TRIESTE A FELTRE
(CENTRO STORICO)
vi aspettiamo numerosi!!
Upà da le Strighe

Informazioni generali e stage arpa: Marco - 349/8525898 - Stage Danze Bretoni Vallì: 329/3918608 - Campeggio e bancarelle: Stefania - 349/2423775 sabiadefek@gmail.com
Org. Pro Loco Pedavena tel. 0439 301943

fonte notizie:
Informadanze (via mail) e blog sabiadefek, su Myspace.