venerdì 8 luglio 2005

Pavia: un progetto di parcheggio auto sotto la chiesa romanica di San Primo

Preoccupa la notizia di un progetto per scavare un parcheggio a due piani (178 posti auto) sotto il fianco nord della chiesa romanica di San Primo, nel Centro Storico di Pavia.
Nel Medioevo il lugo era detto: San Primo “in monte joci”, sul monte del gioco. Un nome che ha fatto scorrere ruscelli – se non fiumi – d’inchiostro e che – forse – indicava la posizione della piccola altura su cui nacque la chiesa medievale come la “curva sud” dell’Anfiteatro costruito dal re Teodorico, mille e cinquecento anni fa. Le cacce (lotte contro animali selvatici) ed i giochi erano le principali attività che si svolgevano nell’Anfiteatro. La curva nord dell’Anfiteatro di Teodorico era il “Monte delle Cacce”, da cui deriva il nome di S. Maria delle cacce, e la curva sud, alla distanza d’uno stadio (circa 180 metri), era il “Monte del Gioco”.
Mette molta tristezza fare queste scoperte nella topografia di un'antica città e poi vedere il patrimonio storico attaccato da progetti, che dichiarano di “beneficiare” la città, mentre ne stravolgono irrimediabilmente il volto.
Sono già state raccolte un migliaio di firme di cittadini, che si oppongono al progetto di parcheggio sotterraneo.
La petizione elenca una serie di ragioni di salvaguardia monumentale, ambientale, viabilistica, geologica.
I firmatari della petizione reclamano l'immediata sospensione dell'iter del progetto e chiedono che si proceda senza indugi ad uno studio generale per promuovere il Centro Storico di Pavia, nella sua completezza, presso le Agenzie internazionali (l’UNESCO in particolare).
La professoressa Rosanna Garbarini ricorda la stupenda bellezza che avevano le strade ed i vicoli di Pavia, quando erano veramente sgombri di auto. Sgombri in superficie, sgombri nel sottosuolo: il traffico che rovina il centro è quello che continuerebbe a passare, anche se il sottosuolo sembrasse inghiottire le auto avviate al parcheggio sotterraneo.
Un’altra cosa occorre aggiungere: quali antichi misteri avranno violato – nel sottosuolo della curva sud dell’Anfiteatro – le sonde metalliche dei carotaggi, guidate alla cieca da pur esperte mani, ma ignare di tesori archeologici che non vedevano? E viene da chiedersi: perché tante buone intenzioni finiscono per partorire gattini ciechi?
Il progetto per il parcheggio dovrebbe anche consentire alla parrocchia di "risistemare" l'oratorio per i ragazzi.
Nel progetto di massima per il nuovo oratorio appare una nuova costruzione, a circa cinque metri di distanza dal fianco nord della chiesa stessa. Un nuovo volume nel Centro storico, in un'area inedificabile e di alto valore ambientale (perché mai edificata nella storia della città e perché fece parte del circuito dell'Anfiteatro, realizzato dal re Teodorico, esattamente mille e cinquecento anni fa, e infine... perché occluderebbe totalmente la vista del lato nord di una chiesa di costruzione romanica).
La palazzina del nuovo oratorio sembra l'edificio degli spogliatoi di un campo di calcio: è un modo degno e corretto di valorizzare il nostro patrimonio storico e monumentale?
Vorremmo che l’intero Centro Storico della città di Pavia fosse rispettato come un unico complesso monumentale, capace di suscitare emozioni forti per i suoi valori storici ed ambientali, di gran lunga superiori ai valori commerciali delle aree. Un patrimonio che non ci appartiene, comunque, ma che i nostri antenati ci hanno prestato perché noi lo tramandiamo ai nostri posteri… un messaggio fin troppo chiaro!

Chi volesse aderire e firmare la petizione può mandare alla redazione della Liutprand.it oppure di Antikitera.net una e-mail con oggetto "aderisco alla petizione per San Primo", nome e cognome.

Fonte: Liutprand.it - giugno 2005

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