Riporto un estratto di un articolo di Giorgio Fumagalli, scaricabile in formato .pdf (252 Kb) dal sito di Antikitera.net.
Il “Tredesin de Marz” è una pietra cara alla memoria dei Milanesi: fu tenuta in somma considerazione nell’antichità ed è stata poi custodita con grande amore, fino ai giorni nostri. Questa pietra rotonda, con tredici scanalature radiali e foro centrale, è oggi collocata al centro della navata, nella chiesa di S. Maria al Paradiso in Milano. Parte della sua storia è scritta in latino, sulla lapide di marmo bianco che la incornicia: “Il 13 marzo del 51° anno del Signore, S. Barnaba Apostolo nel mentre predicava ai Milanesi il Vangelo di Cristo, non lungi dalle mura di Via Marina, a Porta Orientale, in questa pietra rotonda piantò il vessillo della Croce”. Il fatto avvenne fuori della cinta della città, in un luogo dove la cultura latina non si era ancora imposta ed era ancora molto viva la tradizione locale, che si richiamava al patrimonio di conoscenze dei Celti.
L'Autore: Giorgio Fumagalli opera attivamente, per il recupero della memoria celtica:
- nel 1998 ha pubblicato, per “Quaderni Padani”, editi dalla Libera Compagnia Padana: “LA ROSA RIFIORITA, Storia romanzata della lotta dei Galli cisalpini”;
- collabora con quotidiani e riviste specializzate, proponendo articoli sulla storia dei Celti, spesso frutto di ricerche originali;
- da qualche anno organizza una circoambulazione denominata “BUON COMPLEANNO, MILANO”: si tiene in novembre, il primo giorno del calendario celtico, probabile data di fondazione di Milano; il giro si snoda attorno al sito dove sorse il primo nucleo della città.
Il “Tredesin de Marz” è una pietra cara alla memoria dei Milanesi: fu tenuta in somma considerazione nell’antichità ed è stata poi custodita con grande amore, fino ai giorni nostri. Questa pietra rotonda, con tredici scanalature radiali e foro centrale, è oggi collocata al centro della navata, nella chiesa di S. Maria al Paradiso in Milano. Parte della sua storia è scritta in latino, sulla lapide di marmo bianco che la incornicia: “Il 13 marzo del 51° anno del Signore, S. Barnaba Apostolo nel mentre predicava ai Milanesi il Vangelo di Cristo, non lungi dalle mura di Via Marina, a Porta Orientale, in questa pietra rotonda piantò il vessillo della Croce”. Il fatto avvenne fuori della cinta della città, in un luogo dove la cultura latina non si era ancora imposta ed era ancora molto viva la tradizione locale, che si richiamava al patrimonio di conoscenze dei Celti.
L'Autore: Giorgio Fumagalli opera attivamente, per il recupero della memoria celtica:
- nel 1998 ha pubblicato, per “Quaderni Padani”, editi dalla Libera Compagnia Padana: “LA ROSA RIFIORITA, Storia romanzata della lotta dei Galli cisalpini”;
- collabora con quotidiani e riviste specializzate, proponendo articoli sulla storia dei Celti, spesso frutto di ricerche originali;
- da qualche anno organizza una circoambulazione denominata “BUON COMPLEANNO, MILANO”: si tiene in novembre, il primo giorno del calendario celtico, probabile data di fondazione di Milano; il giro si snoda attorno al sito dove sorse il primo nucleo della città.
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