giovedì 29 dicembre 2005

Censimento dei Clan Celtici

Gallia Cisalpina (Confederazione della Associazioni Celtiche Gallo-Cisalpine) sta portando avanti un censimento delle associazoni e dei clans italiani, in modo da quantificare il movimento celtico italiano.
Se sei il rappresentante di un clan o di una associazione culturale di ispirazione celtica, compila il modulo preparato da Gallia Cisalpina cliccando qui.
L'utilità di questa iniziativa è palese: ottenere una radiografia del movimento culturale celtico contemporaneo allo scopo di contarci, riconoscerci, condividere, avere un panorama dei prodotti artigianali e dei servizi (organizzativi, storici, folkloristici) messi a disposizione dai gruppi e dalle associazioni, e molto altro ancora, ma soprattutto misurare nella maniera più precisa possibile le potenzialità mediatiche e culturali del celtismo italiano. I risultati di questa iniziativa saranno inoltre messi a disposizione di gruppi accademici e studiosi interessati a questo crescente fenomeno sociale.

Fonte: www.celticworld.it

mercoledì 21 dicembre 2005

Il Capodanno in Puglia: dall'Irlanda al Sud Italia

Mascia e Remì segnalano un'opportunità per chi non avesse ancora deciso dove trascorrere la fine del 2005.

Anche questo Capodanno porteremo le danze Irlandesi a Sant'Agata di Puglia (FG)dal 27 dicembre 2005 al 2 gennaio 2006
*Festival di musica e danza tradizionale con: Paranza dell'Agro - Arakne Mediterranea - I Virtuosi - Spakkabrianza - Estrad - Naragonia...
*Laboratori di: Danze Irlandesi (Mascia e Remì), Bretoni, Occitane, Basche, Bourrées, Tammurriate, Pizzica, Montemaranese, ed altre.
*Stages mattino e pomeriggio, concerti tutte le sere, Capodanno compreso.

Contributo iscrizione: euro 50.
Mensa interna nelle scuole.
Pernottamento:Ø GRATIS a scuola con sacco a pelo; Ø 10 euro a scuola con letto; Ø 15 euro in appartamento; Ø 20 euro in albergo.

Informazioni: www.santagatadanze.it - Cell. 349/8711269

venerdì 16 dicembre 2005

Sardi e Celti fratelli di sangue?

È in atto nel Web una discussione su un tema affascinante quanto intricato e dalle soluzioni tutt'altro che univoche: la parentela tra i Celti e i Sardi. Due gruppi di discussione sono in fervida attività in questi giorni:
http://it.groups.yahoo.com/group/Shardana/
e
http://it.groups.yahoo.com/group/anticheterre.
Il dibattito è in corso in particolare tra Leonardo Melis, autore di
"Shardana - I popoli del mare" e Sly, di cui pubblico un'introduzione all'argomento. Siamo in attesa di commenti numerosi su un tema che può suscitare reazioni diverse: ma è anche questo il bello del mondo celtico odierno, che è sempre più vario ed eterogeneo, capace di accogliere in sè varie sfaccettature della vita e di accogliere con favore la diversità

Questi giorni con Leo di "Shardana" stiamo affrontando un argomento molto interessante sui celti e le affinità tra il popolo Irlandese e quello Sardo.
Forse questo argomento può interessare anche voi, quindi ripropongo la questione in questo blog, poiché su questo un tema ognuno di voi potrebbe aggiungere un tassello utile a districare la matassa, con notizie e opinioni o magari conoscenze di reperti e di legami che possano dimostrare le affinità tra il popolo Sardo e quello Irlandese.
Con l'amico Leo (autore di diversi libri che affrontano lo studio sui popoli del mare e i valorosi Shardana) si parlava infatti delle cose in comune che hanno questi due popoli sia nella lingua che nelle tradizioni e nella cultura: il ballo tondo per esempio è un ballo comune ad entrambi; il fatto che l'Irlanda era divisa in quattro contee (come in Sardegna vi erano i quattro Giudicati) e in mezzo la terra "di Mezzo" come in Sardegna vi è la Barbagia; poi ancora le cornamuse che a quanto pare sono un derivato dalle "launeddas" Sarde; io poi ho ricordato nomi e termini Irlandesi che sono simili a quelli Sardi: Sheridan o Sirideain è un cognome Irlandese che ci ricorda sicuramente i nostri Shardana ovvero i Sardi (popoli del mare); poi Aonghusa o Angus (un altro Cognome Irlandese) simile ad Angius(cognome Sardo); e infine Eriu o Eire (antico nome d'Irlanda) nonché cognome difusissimo in Sardegna (ERIU) ecc...
Be, probabilmente le affinità sono molteplici e indiscutibili e anche nel territorio i vari reperti che accomunano queste due Isole sono palesi e impressionanti: non parlo solo di dolmen e menhir, ma di veri e propri muretti separatori nelle vaste brughiere Irlandesi del tutto uguali alle "mureddasa" caratteristiche del paesaggio Sardo.
Ricordiamo inoltre la strana similitudine con l'utilizzo simbolico del numero tre..per esempio nelle "nicchie" o stanze dei nuraghi sardi (una nicchia centrale e le altre due sui lati)..proprio come nel NewGrange, tumulo Irlandese,come fossero disposte a mò di "trifoglio" (...guardacaso il trifoglio è anche un forte simbolo Irlandese).
Queste sono solo alcune delle peculiarità affini alle due isole... aspetto comunque vostri interventi per approfondire la questione. Aggiungete carne al fuoco se volete..tutto fà brodo.
Voglio infine sottolineare due interventi, sempre avvenuti da Leo (http://it.groups.yahoo.com/group/Shardana) in cui Holger e Danilo hanno voluto puntualizzare il fatto che anche la lingua Basca è strettamente affine al dialetto Sardo e alle lingue Iberiche. Ancora... Questo percorso culturale che attraversa l'Europa e il mediterraneo antico è opera dei popoli del Mare (Shardana) come sostiene Leo? o da popoli pre-indoeuropei come sostiene Holger. 
E io mi chiedo ...e se la verità sta nel mezzo
Il Grande Popolo che innalzò Menhir e Dolmen 5.000 anni fà è lo stesso che divulgò la cultura che risulta affine in vasta parte dell'Europa? E sono loro stessi che poi si spostarono oltre il Mediterraneo e nell'Asia Centrale e che ora conosciamo come Shardana capi della grande coalizione conosciuta come "Popoli del Mare", nonchè progenitori dei vichinghi,come sostiene Leo nei suoi ultimi libri rivelazione?
In sostanza mi chiedo: dove ha origine questa MEGAlitica cultura? che pratica il culto della Dea Madre (la dea Dana)
...dea del popolo Tuata de DANann (Irlandesi) e dei fratelli SharDANa (Sardi)

A presto

by Sly.

lunedì 5 dicembre 2005

I Celti? Non poi così barbari e ignoranti

BERLINO - I Celti, che i greci chiamavano il “Popolo Nascosto”, intorno al VI secolo avanti Cristo sembravano sul punto di fondare in Europa centrale quello Stato che invece non si sono mai dati, secondo scoperte compiute quest'estate da archeologi tedeschi vicino a Sigmaringen, Germania meridionale, non lontano dal confine con la Svizzera.
A settembre scorso in un campo di granturco appena mietuto, in quello che una volta era un insediamento celtico noto come Heuneburg ed oggi si trova alla periferia di Sigmaringen, sono tornati alla luce alcuni gioielli d'oro lavorati finemente, che gettano nuova luce su una società considerata non solo dagli antichi esclusivamente dedica all'alcol, alla violenza ed alle armi, i tipici barbari senza cultura, stile di vita o spiritualità.
Così li vedevano i greci e i romani, così li vedono anche oggi gli appassionati di Asterix. I Galli, con i Galati, sono considerati i parenti più stretti dei Celti originari, la cui comparsa in Europa avviene intorno al 900 a.C. ed il loro primo insediamento sarebbe a Halstatt, nelle Alpi vicino all'odierna Salisburgo, in Austria. Un mese prima gli stessi archeologi dell'università di Tubinga, avevano trovato in un altro posto dei dintorni di Sigmaringen i resti di una porta in pietra, lunga 12 metri e profonda otto metri, che era stata sicuramente l'accesso ad un centro abitato. La grande porta, datata al VI secolo a.C., era stata costruita con blocchi calcarei, squadrati con precisione.
Una strada lastricata con brecciolino portava ad un fossato, largo dieci metri, davanti alle mura del borgo fortificato su uno spuntone di roccia. Anfore e coppe trovate nel borgo fortificato provano gli stretti rapporti allora esistenti con la Grecia. I ben conservati tronchi dell'impianto di protezione, attraverso i loro anelli concentrici, rivelano anche la data esatta di costruzione: il 578 avanti Cristo.
Heuneburg si rivela così la più vecchia città d'Europa in stretto contatto con aree del Mediterraneo, 100 anni prima dell'ascesa di Atene a grande potenza. Le ricerche continuano, e per questo gli scienziati sono prudenti: finora non hanno ancora trovato luoghi importanti della vita urbana, come un mercato oppure un luogo sacro.
Ci sono però prove dell'esistenza di una necropoli e di quartieri abitati da artigiani specializzati, e ciò fa pensare ad una società dove già funzionava la divisione del lavoro. Nella necropoli e' stata trovata un'altra tomba, dove era sepolto un bambino di due anni con ricchi doni per l'aldilà. Ora, per gli esperti, a seppellire il proprio figlio in maniera così prestigiosa non può essere stato un semplice contadino, bensì un esponente di un ceto sociale, interessato a distinguersi dalle famiglie circostanti grazie alla ricchezza. In termini moderni si potrebbe parlare quasi di “nobili”.
E questo porta alla conclusione che i Celti della Germania meridionale non potevano essere quei barbari assolutamente ignoranti, descritti dalla propaganda degli antichi romani. In quel periodo i Celti, mentre l'Italia centrale era sotto l'influsso etrusco, commerciavano già con Sciti e Greci, oltre che con gli Etruschi. E proprio negli anni del fulgore dell' Heuneburg, arrivarono ad occupare buona parte del continente europeo a nord delle Alpi, l'area baltica e l'Asia Minore. Una avanzata inarrestabile, favorita principalmente dalla superiorità tecnica delle armi in possesso dei guerrieri che guidarono questi popoli durante le migrazioni.
Perché i Celti non si siano mai dati uno Stato unico, in quasi mezzo millennio di predominio sull'Europa centrale, non e' noto. Forse le nuove scoperte a Sigmaringen potrebbero aiutare a svelare il mistero.

Fonte: www.ansa.it
Data: 01/12/2005