(GRAZIE Rici, poi non ti rubero' altro spazio...,
ma credo che così si capira' lo spirito che ci anima....)
Questo sito nacque in un giorno freddo d'inverno,
sedute ad un tavolino nel centro storico della nostra città.
Nacque dal profondo desiderio di sapere,
di approfondire, di riscoprire ciò che il tempo,
lento e lesto, coprì.
Nacque l'idea, il sogno, e là rimase a lungo,
cullata dal gelo di Yule.
Poi il fuoco di Brighid, per Imbolc,
fece sentire il suo calore e la creazione si mise in moto,
fino a quando giunse Beltane ed allora esplose.
Alcune pagine furono abbozzate a penna e scritte a Emain Macha,
altre a Tara, Cilla dara, perfino in arereoporto a Dublino,
oppure semplicemente a casa sul tavolo di cucina.
I frutti li raccoglieremo tra molto tempo,
o forse mai,
ma ciò che importa che noi ci abbiamo creduto,
ci siamo unite e abbiamo dato fondo a tutte le nostre energie
per creare l'Ynis Afallach Tuath.
Per togliere Avalon dalle Nebbie e farla risplendere alla luce,
per rivedere i meli brillare,
e seguire la lenta danza dei cigni sacri sulle acque.
Perché vogliamo riaccendere i Fuochi Sacri di Tara e Cill Dara,
e legare nastri sui pozzi
e ripiantare i boschi di querce e betulle.
Desideri e sogni che forse paiono immensiÉma nulla e' statico.
Tutto muta, la Ruota gira costante,
Prima o poi un nuovo bosco sacro crescerà silenzioso,
ed un piccolo fuoco arderà accanto ad una sorgente cristallina,
in quel giovane bosco.
Il muschio umido coprirà le pietre,
le stagioni trascorreranno lente e ciò che fu sogno,
che sarà realtà, si caricherà della forza del tempo,
e di coloro che vi hanno creduto.
Vogliamo narrarvi le storie dei celti antichi e fieri.
I celti. Popolo di bardi, veggenti, druidi e saggi
ma anche di guerrieri,
gente comune che viveva in armonia
con gli eterni cicli della natura
che noi oggi abbiamo purtroppo dimenticato
anche se fanno ancora parte di noi.
I celti con i loro miti,
le loro leggende, i personaggi storici
e gli eroi che ancora oggi popolano le nostra storie,
la nostra fantasia;
archetipi antichi che ci risuonano dentro
e fanno parte del nostro patrimonio culturale.
I celti con la loro magia,
la loro spiritualità cosi vitale e affascinante;
i celti con i loro boschi sacri,
con la saggezza appresa dalle querce millenarie
e dalle fonti che risuonano del canto delle dee.
I celti che riconoscevano la sacralità
del mondo che li circondava,
che vivevano vibrando in sintonia con Antiche Armonie,
che nel soffio del vento fra gli alberi,
nel gorgoglio delle fonti,
nei primi germogli di primavera
vedevano la manifestazione della Grand
e Dea Che ancora vive.
Dimenticata.
In attesa che i suoi figli tornino a rivolgersi a lei
Dee incantate e incantatrici,
madri e amanti,
guerriere e guaritrici,
splendide e vecchie megere.
Verso Dei forti e burrascosi,
saggi e malinconici,
caotici e ristoratori.
Un cammino attraverso i secoli,
a ritroso,
per conoscere un sapere antico,
per carpirne i segreti cristallizzati dallo scorrere del tempo,
per leggerne i racconti e le leggende.
Salpiamo verso l'Isola dei Meli.
Approdiamo sulle sue sponde gentili,
varcando fitte nebbie di oblio.
Saliamo la Collina di Avalon.
Sediamo in Cerchio per ascoltare la storia piu' antica,
quella che sempre e ancora
ci parla per simboli che lo spirito comprende,
anche quando la mente taceÉ
Bentornati ad Avalon...
Popolo di Fate e Sognatori
Ynis Avallach torna ad accogliervi!!!
Argante -Arian Alarch-
Destiny Caillean
sedute ad un tavolino nel centro storico della nostra città.
Nacque dal profondo desiderio di sapere,
di approfondire, di riscoprire ciò che il tempo,
lento e lesto, coprì.
Nacque l'idea, il sogno, e là rimase a lungo,
cullata dal gelo di Yule.
Poi il fuoco di Brighid, per Imbolc,
fece sentire il suo calore e la creazione si mise in moto,
fino a quando giunse Beltane ed allora esplose.
Alcune pagine furono abbozzate a penna e scritte a Emain Macha,
altre a Tara, Cilla dara, perfino in arereoporto a Dublino,
oppure semplicemente a casa sul tavolo di cucina.
I frutti li raccoglieremo tra molto tempo,
o forse mai,
ma ciò che importa che noi ci abbiamo creduto,
ci siamo unite e abbiamo dato fondo a tutte le nostre energie
per creare l'Ynis Afallach Tuath.
Per togliere Avalon dalle Nebbie e farla risplendere alla luce,
per rivedere i meli brillare,
e seguire la lenta danza dei cigni sacri sulle acque.
Perché vogliamo riaccendere i Fuochi Sacri di Tara e Cill Dara,
e legare nastri sui pozzi
e ripiantare i boschi di querce e betulle.
Desideri e sogni che forse paiono immensiÉma nulla e' statico.
Tutto muta, la Ruota gira costante,
Prima o poi un nuovo bosco sacro crescerà silenzioso,
ed un piccolo fuoco arderà accanto ad una sorgente cristallina,
in quel giovane bosco.
Il muschio umido coprirà le pietre,
le stagioni trascorreranno lente e ciò che fu sogno,
che sarà realtà, si caricherà della forza del tempo,
e di coloro che vi hanno creduto.
Vogliamo narrarvi le storie dei celti antichi e fieri.
I celti. Popolo di bardi, veggenti, druidi e saggi
ma anche di guerrieri,
gente comune che viveva in armonia
con gli eterni cicli della natura
che noi oggi abbiamo purtroppo dimenticato
anche se fanno ancora parte di noi.
I celti con i loro miti,
le loro leggende, i personaggi storici
e gli eroi che ancora oggi popolano le nostra storie,
la nostra fantasia;
archetipi antichi che ci risuonano dentro
e fanno parte del nostro patrimonio culturale.
I celti con la loro magia,
la loro spiritualità cosi vitale e affascinante;
i celti con i loro boschi sacri,
con la saggezza appresa dalle querce millenarie
e dalle fonti che risuonano del canto delle dee.
I celti che riconoscevano la sacralità
del mondo che li circondava,
che vivevano vibrando in sintonia con Antiche Armonie,
che nel soffio del vento fra gli alberi,
nel gorgoglio delle fonti,
nei primi germogli di primavera
vedevano la manifestazione della Grand
e Dea Che ancora vive.
Dimenticata.
In attesa che i suoi figli tornino a rivolgersi a lei
Dee incantate e incantatrici,
madri e amanti,
guerriere e guaritrici,
splendide e vecchie megere.
Verso Dei forti e burrascosi,
saggi e malinconici,
caotici e ristoratori.
Un cammino attraverso i secoli,
a ritroso,
per conoscere un sapere antico,
per carpirne i segreti cristallizzati dallo scorrere del tempo,
per leggerne i racconti e le leggende.
Salpiamo verso l'Isola dei Meli.
Approdiamo sulle sue sponde gentili,
varcando fitte nebbie di oblio.
Saliamo la Collina di Avalon.
Sediamo in Cerchio per ascoltare la storia piu' antica,
quella che sempre e ancora
ci parla per simboli che lo spirito comprende,
anche quando la mente taceÉ
Bentornati ad Avalon...
Popolo di Fate e Sognatori
Ynis Avallach torna ad accogliervi!!!
Argante -Arian Alarch-
Destiny Caillean
Oh, bene. E' già passata la "capa".... ^_^
RispondiEliminaQuando si dice che la pubblicità è l'anima del commercio!! ^__^
Bacioni, Arian
hihihihiihihi, vero Arian...sempre pensato...
RispondiEliminaArghi