V edizione.
*Sabato 3 luglio, Val Di Nizza (PV);
*Sabato 10 luglio, Zavattarello (PV);
*Sabato 17 luglio, Miasino (NO);
*Domenica 18 luglio, Gargallo (NO).
Siamo giunti alla quinta edizione della rassegna "Il Teatro Della Memoria", che tende a valorizzare l'identità territoriale e culturale delle provincie di Pavia e Novara, che ospitano il festival, attraverso
un mezzo artistico ed espressivo di grande comunicativa: il teatro.
L'iniziativa si caratterizza, come ogni anno, per un particolare aspetto artistico, privilegiando il teatro-musica sia attraverso la formula dei "sons et lumiéres" sia con coinvolgenti performaces
acustiche.
Rilevante è, a mio parere, lo spazio dato al celtismo in questa manifestazione, essendo ormai comunemente riconosciute le radici celtiche dell'Italia del Nord, in quanto Gallia Cisalpina.
Lo scorso anno il gruppo "La Veja Masca" (ovvero "La vecchia strega") ha organizzato un concerto-spettacolo dal titolo "...Altre storie dell'area celtica", compiendo un viaggio "ideale" attraverso la cultura musicale del Piemonte, della Lombardia, della Bretagna, dell'Irlanda e nel mondo della fiaba.
Quest'anno il gruppo ripropone un concerto spettacolo dal titolo "Bal e Ball" con lo stesso itinerario culturale e geografico, alternando i brani proposti a brevi e divertenti monologhi recitati ispirati al territorio piemontese e insubrico e coreografie che si rifanno ad antiche danze popolari.
Ogni spettacolo inizierà alle ore 21.30:
*Sabato 3 luglio, nella piazzetta di Poggio Ferrato, Val Di Nizza (PV);
*Sabato 10 luglio, nel ricetto del Castello Dal Verme, Zavattarello (PV);
*Sabato 17 luglio, nel cortile di Villa Nigra, Miasino (NO);
*Domenica 18 luglio, nella sala parrocchiale, Gargallo (NO).
Per la prima volta anche il mio paese, Zavattarello, ospita questo gruppo, donando al concerto-spettacolo il suggestivo sfondo di un castello risalente al X secolo d.c. e di uno dei Borghi Più Belli D'Italia.
Inoltre, il 31 luglio e 1 agosto, sempre nel castello Dal Verme e per le vie del borgo antico di Zavattarello, si terrà una ricostruzione medievale in costume, con cena il sabato sera e una domenica indietro nel tempo, con una compagnia milanese di re-enactors che animerà il paese, riportandoci per qualche ora indietro di qualche secolo.
Informazioni:
Provincia di Pavia tel.0382 59.74.17 - www.provincia.pv.it
Provincia di Novara tel.0321 37.84.43/37.84.72 - www.provincia.novara.it
Comune di Zavattarello tel.0383 589.132 - www.zavattarello.com
martedì 6 luglio 2004
King Arthur, un altro film su re Artù
Dal 3 settembre 2004 al cinema
Un'articolo anche su Celtica n°32 di luglio-agosto 2004.
Quanti film vedono come protagonista il celeberrimo Re Artù, il sovrano delle leggende di Camelot, del Graal, della Tavola Rotonda, di Avalon, la cui identità storica è ancora incerta? Non è semplice contarli.
Celebre è "Excalibur" del 1981 di John Boorman, e anche questo film promette bene. L'Irlanda, terra di magia e di incantevoli scenari, fa da sfondo alle vicissitudini di Re Artù, che, a quanto si dice, sono calate il più possibile in un attendibile contesto storico. La ricerca storica è, a differenza delle illustri pellicole precedenti, centrale, a discapito sicuramente degli effetti speciali e dei caratteri più epici e magici. Per le scene di battaglia sono state ingaggiate compagnie di re-enactors professionisti, anche italiane, come la Confraternita dell'Arco e della Spada di Acqui Terme (AL) o la Compagnia del Leone di Brescia, che impersoneranno il ruolo dei Sassoni, che si ritiene l'Artù storico abbia sconfitto nel 520 a.c. nella battaglia di Mount Baedan.
A questo punto direi che, per arrivare a settembre alla visione del film preparati a dovere per giudicare l'effettiva attendibilità della ricerca storica, bisogna documentarci. A questo scopo, ecco l'estratto di una mia ricerca scolastica del 2003 e un elenco di utili links.
Un'articolo anche su Celtica n°32 di luglio-agosto 2004.
Quanti film vedono come protagonista il celeberrimo Re Artù, il sovrano delle leggende di Camelot, del Graal, della Tavola Rotonda, di Avalon, la cui identità storica è ancora incerta? Non è semplice contarli.
Celebre è "Excalibur" del 1981 di John Boorman, e anche questo film promette bene. L'Irlanda, terra di magia e di incantevoli scenari, fa da sfondo alle vicissitudini di Re Artù, che, a quanto si dice, sono calate il più possibile in un attendibile contesto storico. La ricerca storica è, a differenza delle illustri pellicole precedenti, centrale, a discapito sicuramente degli effetti speciali e dei caratteri più epici e magici. Per le scene di battaglia sono state ingaggiate compagnie di re-enactors professionisti, anche italiane, come la Confraternita dell'Arco e della Spada di Acqui Terme (AL) o la Compagnia del Leone di Brescia, che impersoneranno il ruolo dei Sassoni, che si ritiene l'Artù storico abbia sconfitto nel 520 a.c. nella battaglia di Mount Baedan.
A questo punto direi che, per arrivare a settembre alla visione del film preparati a dovere per giudicare l'effettiva attendibilità della ricerca storica, bisogna documentarci. A questo scopo, ecco l'estratto di una mia ricerca scolastica del 2003 e un elenco di utili links.
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